Sapete quante tradizioni e superstizioni ruotano attorno al giorno del matrimonio? Tantissime! Dalle più conosciute a quelle meno probabili.

Abbiamo cercato di raccontarvele un po’ tutte in questo nuovo articolo.

 

Il giorno in cui sposarsi

Lunedì è un giorno propizio perché è il giorno della luna

Martedì porta ricchezza

Mercoledì un giorno favorevole

Giovedì porta dispiaceri

Venerdì porta disgrazie

Sabato il giorno più sfortunato in assoluto

Non bisogna però dimenticare che un detto popolare ci ricorda: “né di Venere, né di Marte non si sposa né si parte, né si dà principio all’arte”.

Chi avrà ragione?

 

Il mese migliore

Gennaio: affetto e fedeltà

Febbraio: mese degli amori

Marzo: pazzo! Meglio evitare

Aprile: gioioso

Maggio: NO! Mese sfortunato

Giugno: perfetto!

Luglio: annuncia fatiche per la coppia

Agosto: assicura una vita costellata di grandi cambiamenti

Settembre: ricchezza e allegria

Ottobre: tanto amore ma pochi soldi

Novembre: promette tanta felicità

Dicembre: l’amore eterno

 

A che ora celebrare le nozze

Gli sposi devono unirsi in matrimonio prima del tramonto, assolutamente vietato farlo dopo, porta sfortuna!

 

Le regola sull’outfit della sposa:

una cosa nuova: simboleggia il cammino che si sta intraprendendo

una cosa vecchia: rappresenta il passato che si sta lasciando alle spalle

una cosa prestata: esprime l’affetto delle persone vicine

una cosa regalata: l’amore delle persone care

una cosa blu: simbolo di sincerità e purezza

 

La giarrettiera

In passato era uso che possedere un pezzo del vestito della sposa portasse fortuna. Con gli anni poi, questa usanza si è spostata sulla giarrettiera, per evitare che l’abito della sposa venisse rovinato. Quello che rappresentava un tempo il pezzo del vestito ora lo è la giarrettiera, che viene indossata dalla sposa e durante i festeggiamenti lo sposo ha il compito di sfilargliela per poi lanciarla tra gli uomini invitati al matrimonio. Chi riesce ad aggiudicarsela, sarà fortunato per tutto l’anno a venire.

 

Le fedi

La tradizione dell’anello come simbolo del matrimonio risale ai tempi antichi. Plutarco, storico greco che visse nel 46-120 d.C., menzionò in un suo scritto il fatto che gli egizi portavano anelli di nozze sul quarto dito della mano sinistra.

Secondo la credenza, lungo questo dito, l’anulare, scorre la cosiddetta “vena amoris”, una vena che conduce il sangue direttamente al cuore, da qui il nome “dito del cuore”.

La storia ci dice che sia i Greci e poi i Romani probabilmente “presero in prestito” l’usanza dagli egizi, con una sostanziale differenza, scelsero di porre l’anello nuziale sulla mano destra anziché la sinistra. poiché la mano sinistra era considerata di cattivo auspicio e soprattutto inaffidabile.

Questa usanza della mano destra è stata ripresa dalla Chiesa Ortodossa, tanto che ancora oggi in Russia, la fede nuziale si indossa sulla mano destra.

La scelta della mano dipende non solo dalla religione, ma anche dalle abitudini nazionali. Per esempio, in Polonia come in Spagna, Paesi a grande maggioranza cattolica, le persone sposate portano gli anelli alla mano destra, in Italia a sinistra.

 

Il riso

Deve essere lanciato sugli sposi all’usciata dal luogo della cerimonia come augurio di abbondanza e fertilità.

 

Il clacson

Il corteo nuziale dopo la cerimonia, vuole che i clacson delle auto di chi accompagna gli sposi suonino all’impazzata. Premesso che il galateo lo vieta, si dice he questa usanza serva ad allontanare gli spiriti cattivi.

 

Il bouquet

Il bouquet deve essere l’ultimo regalo del fidanzato alla futura sposa. Tradizione vuole che sia lo sposo a comprarlo ed a farlo recapitare a casa della sposa il mattino del matrimonio. In realtà, è sempre la sposa a scegliere il bouquet, perché in armonia con il suo abito e gli addobbi floreali.

Alla fine della cerimonia, la sposa lancia il bouquet verso un gruppo di ragazze nubili che fanno a gara per afferrarlo. Chi prende il bouquet sarà la prossima fortunata a sposarsi.

 

Gli invitati

Colori banditi per l’outfit degli invitati sono il bianco e il nero, tranne se non esplicitamente richiesti dagli sposi.

Il bianco perché deve essere il colore ad uso esclusivo della sposa e si pecca di mancata delicatezza se si sceglie di indossarlo, ed il nero perché non è un colore indicato alle cerimonie.

 

Altre curiosità…

 

Non bisogna indossare la fede prima del rito nuziale, porterebbe sfortuna!

 

La sposa non si deve guardare allo specchio con indosso l’abito prima del matrimonio, unica deroga a questa superstizione è che ci si tolga una scarpa o un orecchino o un guanto.

Gli sposi non si devono vedere prima di incontrarsi sul luogo della cerimonia. Vietato, ovviamente, che lo sposo veda l’abito prima del matrimonio.

 

Emozione e tremori vanno controllati!!! Non fate cadere le fedi in chiesa, se dovesse succedere possono essere raccolte solo da chi celebra il rito.

 

Lo sposo già uscito da casa per recarsi sul luogo della celebrazione, non può tornare indietro. Se dimentica qualcosa deve affidarsi ad un amico o al testimone.

 

Lo sposo, giunto sulla soglia della casa coniugale, deve prendere in braccio la sposa e varcare così la porta. Questa tradizione ha origini nell’antica Roma, in cui si credeva che fosse più opportuno che il marito prendesse in braccio la moglie per impedirle di inciampare entrando nella nuova casa.

 

E adesso… non dite che non eravate stati avvisati!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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