Siamo sempre controcorrente, è il nostro mood, e non cediamo nemmeno per l’8 marzo, giorno in cui molti concentrano la loro attenzione sul mondo delle donne.

La donna è per noi il centro di ogni attenzione, cura, lo è tutti i giorni quando entra nel nostro store e ci racconta come vorrebbe il suo matrimonio, quando ci chiede un consiglio su un regalo, quando nell’attesa ci sorride e confida i suoi sogni. Eh si… succede anche questo da Emmeplati, sarà il profumo dei fiori o le fragranze delle Yankee Candle che rendono il nostro ambiente un contenitore di pensieri, desideri, speranze, nuovi inizi.

La tradizione di regalare fiori per la Festa della donna è diffusa in molti paesi del mondo, ma il legame tra mimosa e 8 marzo esiste solo in Italia. Volete sapere perché?
Per scoprirlo è necessario tornare indietro al 1946, quando due donne iscritte all’Unione donne italiane, Rita Montagnana, moglie di Palmiro Togliatti e la partigiana Teresa Mattei, proposero di festeggiare la festa della donna con la mimosa, un fiore molto economico, che sbocciava a marzo e che era facile da trovare nei campi. Anni dopo, in un’intervista Teresa Mattei raccontò che “la mimosa era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette, mi ricordava la lotta sulle montagne e poteva essere raccolto a mazzi e gratuitamente”.  Anche se la festa della donna non divenne una ricorrenza popolare fino agli anni settanta, la tradizione della mimosa ebbe successo e si mantiene ancora oggi. Come disse Teresa Mattei, morta nel 2013: “quando nel giorno della festa della donna vedo le ragazze con un mazzolino di mimosa penso che tutto il nostro impegno non è stato vano”.

No comments so far.

Lascia un commento